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13/01/09

SUL CREARE: perchè esistono diversi approcci

E' da un po' che ci penso.
Esistono diverse dimensioni del creare, tutte ugualmente importanti anche se differenti a parer mio.

La cosa che ho notato, quando entro nella mia fase creativa, è il diverso approccio con cui, di volta in volta, mi avvicino al mio blocco e poi al mio tavolo di lavoro.

In modo schematico potrei dire che il mio processo creativo attraversa 4 fasi ben precise

1-riflessione su carta con farsi, pensieri e schizzi: le suggestioni diventano parole, pensieri, dei "come fare per" e iniziano i primi segni sulla carta bianca
2-progettazione su carta: gli schizzi diventano disegni piu' precisi con indicazioni precise su materiali e colori
3-Prototipizzazione: do concretezza alle forme e alle strutture e inizio a scegliere i materiali e i colori
4-Realizzazione: decisi materiali per la struttura e come posizionare luci e colori, si realizza il giuliello finale


...e così, sui miei blocchi, tra uno scarabocchio e l'altro...


...nascono collane lunghe...


...girocolli fatti di rame e pietre varie...


...chandelier a catena in disparate varianti e semplici pendenti...


...giulielli di varie forme e colore che poi piano piano subiscono variazioni e cambi di direzione...


...orecchini gitani con materiali insoliti e dal sapore lontano (Colombia nel caso di questi fiori, grazie alla mia amica Pamela)...


...o una collana elegante e classica, resa speciale dalla scelta di alcuni materiali, da regalare ad una persona speciale...


...o magari una collana un po' pazza, piena di cose strane e di caramelle di toulle...

Ma questo è solo un piccolo repertorio di quello che di solito tiro fuori dai miei blocchi. Tutto nasce da lì e il processo gira e rifrulla è sempre quello!

E' l'approccio che è differente, di volta in volta.

Alle volte decido che voglio sperimentare, che voglio fare qualche cosa di nuovo, almeno per me (non entrero' in questa sede nei discorsi di "ispirazioni involontarie", "idee simultanee" e così via...).
E' in momento come questi che nasce la linea Minimal Chic (cliccando sulla scritta trovate il link alla collezione corrente)in linoleum e materiali per rivestimenti d'interni


...orecchini a medaglione compositi in linoleum rivestito in pelle, argento 925, madreperla, perle di fiume e cristalli Swarovski.


...collana Eple, in linoleum rivestito in pelle, argento 925, madreperla, perle di fiume e cristallo

Ed è in queste fasi che nasce anche la linea Essenza, grazie anche alla comparsa, tra le mia mani, di queste bellissime barrette in rame purissimo, tutte zigrinate e pretagliate, pronte ad essere piegate e strutturate in mille modi;


su orecchini


collane


e bracciali.

Altre volte decido che mi devo semplicemente divertire. Allora prendo forme e strutture che conosco già bene, o perchè classiche e ben radicate nel panorama degli ornamenti (vedi ad esempio le famigerate collane stile Chanel tanto in voga negli ultimi anni ma ora parzialmente in calo) o perchè ormai le ho già disegnate e concretizzate mille volte (vedi tutta la serie dei miei orecchini sospesi). Prendo queste forme e mi diverto con gli accostamenti cromatici, con i materiali...e così nascono le linee Fragranza (adoro le roselline di satin, sono un bellissimo vezzo) e la collezione Spezia, ad esempio. Nessuna pretesa formale. Puro divertimento per gli occhi. Colore, luce e trasparenza che si alternano e la mia mano che sovrappone, accosta, sceglie e scarta!


Gocce sospese chandelier Fragranza




un po' di collane a catena tipo Chanel


i miei grappoli


qualche goccia preziosa in argento e pietre dure


Altre gocce un po' gitane


cristalli e madreperle per un altro dei "miei classici" (passatemi il termine, non vuole essere megalomania)


un importante girocollo molto scultoreo, ma dalla forma decisamente classica

Tutto questo per dire che, se a livello creativo esiste sempre, almeno per me, un processo legato alla fase di progetto, l'approccio poi, di volta in volta, cambia e si traduce in gesti piu' o meno differenti.
Forse è per questo che poco alla volta ho sentito il bisogno di differenziare le varie linee. Non per chissa quali ragioni, ma per soddisfare il mio bisogno di distinguere in categorie, un mio differente istinto creativo che di volta in volta si traduce in un esigenza diversa.
Non potro' mai limitarmi ad un unico genere. Non ce la faccio.
Il mio bisogno di creare diventa di volta in volta differente e questo è risultato. Poi la mia razionalità fa il resto e schematizza per mettere ordine a questo caos perlinoso che è la mia testa, sempre!

Ho finito di annoiarvi con le mie elucubrazioni febbricitanti. Al momento navigo sul 37,5 circa...e adesso, decisamente vado a prendere il mio antibiotico!

A prestissimo

Giu'-liella

13/11/08

MANIACALMENTE: I love Bangles...

E non mi riferisco alla mitica band femminile anni '80, per quanto la loro "Walk Like an Egyptian" sia sempre un ottimo pezzo per riemergere in modo sano dal letargo mattutino.





Detto cio', dopo questa sana citazione musicale, immagino abbiate capito a cosa mi stia riferendo.


Vi presento la mia collezione di bangles indiani. Una piccola parte almeno. Son tornata dall'India con una borsa piena di questi meravigliosi oggetti.

Ebbene sì. Mi riferisco proprio ai bellissimi bangles indiani: tintinnanti, coloratissimi, sociali (perchè un bangles non ha ragion d'esistere se non ha attorno altri suoi simili). E le donne indiane li portano proprio così.



Miriadi di bangles colorati che sbucano da tuniche leggere e colorate, da splendidi sari luminosi...e non importa l'estrazione sociale, o l'età. Anche perchè se, tradizionalmente, a questo tipo di ornamento femminile vengono attribuiti significati ben piu' profondi del semplice abbellimento (l'energia e la divinità solare, lo status di moglie, con tutte le considerazioni che ne conseguono, e così via...), di fatto resta un accessorio da cui le donne indiane non si separano. Del resto ogni cultura ha i suoi simboli e spesso questi segnali li portiamo addosso quotidianamente anche noi (basti pensare alla fede nuziale o all'anello di fidanzamento).

Se vi interessa approfondire l'argomento qui trovate un bellissimo articolo relativo alla bellezza femminile e agli aspetti spirituali che ne derivano, da un punto di vista storico, culturale e antropologico.




La foto è stata presa da travelgeoweb

Qui da noi invece, spesso, ogni significato spirituale sparisce, e subentra l'adorazione dell'ornamento in quanto decoro.
Un interesse puramente estetico, di forma.

E qui se la giocano, come sempre, le grandi maisons di moda
...

Chanel

...talentuosi e arcinoti designer/stilisti internazionali...


Dries Van Noten li mette al collo...

...eclettici e talentuosi brands/designer nostrani...


Il Brodo di Giuggiole li vuole alti, ricoperti in raso e con colorati bottoni vintage applicati


E gli esempi potrebbero andare avanti in eterno, tra materiali alternativi, lana, feltro, carta, legno... .

Io lo ammetto: i miei preferiti rimangono quelli classici.
Sottili, in metallo colorato, lacca liscia o con specchietti applicati, in vetro...da portare in piccoli o esagerati set.


In metallo lavorati...


In vetro colorato...


In metallo colorato...


In lacca colorata, con specchietti e decori, tipici del Rajasthan...


...e ancora in lacca, nei toni dorati, piu' spessi dei precedenti.

Io poi i miei Bangles Giulielli, li interpreto così:


In piccoli set da 5, con uno centrale rivestito in seta e charms di vetro, cristallo e madreperle...


In set da 5, semplici, vincolati tra loro, con perle in vetro, cristallo e pietre dure (bon bon bangles serie Spezia)


Oppure, nella linea Fragranza, sempre in set, ma con una frivola rosellina in raso applicata tra cristalli e pietre dure.


E voi? Come li interpretate? Come li vorreste?

In sostanza, per quanto mi riguarda, il concetto è sempre uno...
...il fatto è che I love bangles!


Giulia Boccafogli