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09/02/12

Musica per me - I parte

Questo post non è stato scritto oggi, ma sabato 4 febbraio notte, mentre fuori imperversa la bufera (si fa per dire ma rende l'idea). I miei piani di uscita serale sono saltati causa neve e così me ne sto qui a guardarla scendere da sotto le coperte e a scrivere.
Oggi è uscito questo post sul blog, ospitato da style.it,  di Laura Manfredi: una donna speciale. 
Non mi dilunghero' con ulteriori commenti su di lei e la sua bravura perchè tanto, appena leggerete le sue parole, anche sul suo shoptherapy, capirete subito a cosa mi riferisco. Per altro cio' che fa di lei una persona speciale a livello personale, in quanto personale, resta tale. 
Arrivata a fine lettura, davvero felice e pensierosa (...ma me lo merito davvero? Poi non lamentatevi se gongolo...) leggo una cosa. Tra gli abbinamenti perfetti alla mia ultima collezione viene menzionata una canzone: "Creep" dei Radiohead. 
E sapete una cosa? Sebbene io non sia mai stata una fan sfegatata di questa grande band, "Creep" per me ha un significato particolare. A queste note sono connessi un ricordo e una persona precisi. 

All'improvviso sono tornata indietro di 15 anni, a casa di Benedetta, mia compagna di scuola. I pomeriggi da lei trascorrevano tra una versione di greco e una di latino e mille altre cose. Una su tutte la musica. 

Io ero Blur dipendente, tutta brit pop nell'animo. Lei invece pendeva dalle labbra degli Oasis, ma quel giorno, ricordo bene, mi fece ascoltare un cd davvero incredibile. Era Pablo Honey, disco d'esordio dei Radiohead. Era già uscito da un paio d'anni se non erro, ma la diffusione dei brani non era così veloce come adesso...spesso alcune bands per arrivare al successo in Italia impiegavano moltissimo. Io per esempio ricordo bene che scopri' i Blur con un certo anticipo perchè avevo un'amica di penna (quale arcaico termine...) che viveva a Londra e mi feci mandare i loro primi due cd da lei (Leisure e Modern Life is Rubbish) poichè a Bologna erano ancora difficili da reperire. 
Da allora tutte le volte che ascolto i Radiohead penso a lei. 
E così, ora sono qui a pensare che in effetti la mia vita, tutta quanta, è sempre stata accompagnata da una colonna sonora. Ho canzoni nascoste in ogni angolo di memoria, legate ad ogni ricordo.