25/01/12

Come usare il colore: consigli e considerazioni

Preparatevi psicologicamente perché il post di oggi sarà prevalentemente discorsivo. Se fate parte della categoria di persone che ormai si invaghiscono solo dei post carichi di immagini...passate oltre.
Se invece vi piace leggere e magari siete interessati all'argomento di cui sopra (vedi titolo post), allora siete nel posto giusto!

Oggi si parla di colore. Senza grossi preamboli, semplicemente vorrei fare alcune considerazioni del tutto personali sul suo utilizzo e su cio' che per me è più o meno corretto. 

Premetto che l'uso dei cromatismi è cosa davvero soggettiva. La percezione che ciascuno di noi ha di essi è davvero molto personale e se è vero che esistono infinite tonalità cromatiche, è altrettanto vero che esistono infinite interpretazioni di esse.

Ciò detto credo comunque che esistano alcune regole in grado di aiutarci.

Verde, viola e lilla...io adoro come si sposano assieme questi colori.


Lasciamo perdere tutte le classiche nozioni su colori primari, secondari, toni caldi, freddi...ormai son dati reperibili ovunque e con ogni probabilità se siete interessati all'argomento avrete già letto un sacco di cose a proposito. Inoltre, come ho già detto, queste vogliono essere delle considerazioni del tutto personali, basate sulla mia esperienza e sul mio gusto personale. A voi decidere come farle vostre.

Prima considerazione.
  • L'impatto emotivo
Quando create qualche cosa, una volta che ne avete studiato la forma, per decidere quali colori usare, credo possa essere utile chiedersi che tipo di sensazione l'oggetto debba comunicare
Da sempre ai colori vengono associati concetti, stati d'animo, a volte anche stereotipati, ma è comunque insito nella mente di tutti noi, associare a determinate sensazioni colori ben precisi.

Ecco, questa credo possa essere una prima guida.


Collana "L'assenzio" - Pezzo unico
Il colore puo' essere scelto anche per rispettare una vera e propria caratteristica. In questa collana, molto banalmente, ho scelto di usare il verde per la naturale associazione al colore dell'assenzio. Ho pero' immaginato che il liquido, visto attraverso il vetro del bicchiere, magari bevuto in un qualche caffè bohemienne dalle vetrate colorate e la luce calda assorbita dai mobili in legno chiaro e lucido dell'interno, emanasse bagliori di tonalità differenti. Ho quindi giocato sui verdi e i gialli, inserendo punte di acido qua e là, attraverso l'uso di pietre dure ad hoc (citrino, agata, avventurina...).

  • Saper scegliere
Mai esagerare. Questo non significa dover usare sempre e solo un colore. Sbizzarrirsi va benissimo, ma troppa abbondanza cromatica crea disarmonia. L'occhio deve poter capire la comunione di colori che gli ponete davanti. L'equilibrio visivo, da questo punto di vista, è proprio nella giusta quantità di messaggi che volete inviare. 
Saper usare il colore, significa saperlo scegliere e quindi limitarlo. 

Una volta scelto il colore principale, accostategli uno, massimo due colori secondari (per prevalenza), in nuance se intendete inserire degli spot di colore successivi, o anche a contrasto, se desiderate invece che il messaggio finale sia forte ed incisivo, limitandovi poi negli spot. Gli spot di colore sono la terza fase, dove il colore è dosato a punti, appunto, a macchie. Gli spot sono l'imprevedibile. 

Collana Pierrot - "Nero con un po' di Rosso"
Qui lo spot rosso è sicuramente anche il colore prevalente secondario ma, essendo un elemento di disturbo voluto (la posizione asimmetrica casuale vuole enfatizzare proprio questo) io lo considero uno spot. 

  • A contrasto o in nuance?

L'ho già accennato prima. Quando scegliete di creare una tavolozza cromatica, avete fondamentalmente due strade: scegliere abbinamenti tono su tono (in nuance), oppure a contrasto, abbinando tra loro tinte molto distanti tra loro (come il giallo e il viola ad esempio).

La prima è sicuramente la scelta piu' prudente. Una volta scelto il colore di base, tramite l'utilizzo di tinte a lui affini per gradazione, l'effetto che otterrete sarà quello di enfatizzare il messaggio principale. Se per esempio, come nella foto qui in basso, scegliete il verde menta chiaro di base, per dare un senso di freschezza, accostando ad esso azzurri chiari e verdi acqua chiari e lievi con spruzzi di bianco, otterrete un'enfatizzazione del senso di freschezza. Io ho inserito anche un piccolo spot lilla vivo, che non disturba la dolcezza generale della composizione.
Nel secondo caso, invece, la scelta piu' coraggiosa conduce, solitamente, ad un risultato finale potente, forte e deciso. A tavolozze a contrasto generalmente non corrispondono sensazioni legate alla calma o alla meditazione.




  • Educarsi al colore
Non credo molto nei colori di tendenza. Ogni anno escon fuori trattati, teorie e segnalazioni sui colori di moda. Io sinceramente non ci credo molto. Basta farsi un giro per le strade commerciali della propria città per capire in 30 secondi quale colore sarà ampiamente inflazionato nei mesi/anni a venire (il viola ha impiegato circa 3 anni per sparire o quasi dalle vetrine). 
Io credo che ci voglia solo una grande dose di sensibilità personale
Alcune persone hanno un dono naturale, per altre è un'attitudine che va allenata
Come esercitarsi? 

  1. Osservando
  2. Sperimentando
  3. Criticando
  4. Scegliendo
  • Raccontate una storia
Spesso, quando devo selezionare la tavolozza colore per una collezione, mi aiuta avere la storia che voglio raccontare bene in testa. 
Queste, ad esempio, sono delle palettes da me realizzate per la collezione Leaves dell'anno scorso.



La prima in alto a sinistra è la tavolozza LUNARE, segue ONDA e per finire PALUDE
I colori selezionati dovrebbero riuscire ad enfatizzare queste sensazioni naturali. Certo è soggettiva come interpretazione, ma se il progetto cromatico assume coerenza con cio' che si vuole comunicare, sulla base della mia esperienza posso affermare che il pubblico esterno recepisce quasi sempre l'atmosfera. 



Bene...direi che è tutto per questo post. Forse non vi avro' fatto scoprire l'America, ma di certo vi ho raccontato il mio punto di vista, sperando che almeno un po' vi sia stato utile, se non altro per farvi capire come ragiona la mia testa di fronte a questo incredibile mondo dei cromatismi.


Alla prossima!


Giulia








13 commenti:

Martina ha detto...

bellissimo post cara Giulia, l'ho letto tutto molto volentieri e con attenzione... mi piace e mi è sempre piaciuto il modo tutto personale che hai di abbinare i colori, lo trovo armonico e unico^^!
utilissimo post, lo condivido subitissimo!
un bacione!

La Ely ha detto...

Carissima, ora faccio leggere il post a Marito, così magari, alla prossima verniciata di CASA non mi farà, nell'ordine:
- sala con soffitto e 3 pareti verde Prenatal + 1 parete viola;
- corridoio: arancione shocking (comrpeso soffitto, ovviamente);
- camera: soffitto azzurro e pareti blu;
- cameretta: 3 pareti giallo crema, una parete azzurra e soffitto...BIANCO grazie alla mia imposizione ^_^

PS: la collana "L'assenzio" è strepitosa...

Anonimo ha detto...

Splendido articolo, Giulia!
L'ho letto tutto d'un fiato nonostante sia in estremo ritardo e debba uscire... ora. :PPP
Ma chissenefrega, mi fermo e commento.

Mi è piaciuta molto una costa, in quest'articolo: il fatto di ripetere che il concetto di colore sia un qualcosa di estremamente soggettivo; la nostra sensibilità al colore è qualcosa che si sviluppa "vivendo". Le nostre emozioni e il nostro modo di essere ci portano ad amare-odiare (che è limitativo..) un determinato colore.

Ah, dimenticavo. Ovviamente il mio sguardo è caduto e si è letteralmente paralizzato sul cerchietto fuchsia-arancio. Non mi riprenderò facilmente da questo shock! :P <3

Un bacione!

giulia ha detto...

considerazioni molto interessanti, e certamente tu hai una bella esperienza in materia.
Mentre leggevo mi sono innamorata dell'assenzio (la collana, non la bevanda)

Unknown ha detto...

Io adoro i post pieni di immagini, ma non immagini messe una dopo l'altra, se c'è una spiegazione o una storia meglio, soprattutto quando è una spiegazione sui tuoi fantastici abbinamenti cromatici! Quando guardo una tua creazione penso proprio al fatto che se io scelgo un colore magari guardo l'assortimento di perline o altro che possiedo e vado un po' a sentimento o a abbinamento senza starci troppo a pensare, mentre nelle tue creazioni si vede che c'è uno studio e un analisi più lunga che ovviamente dà risultati migliori! Quello che ammiro sempre di te è la capacità di condividere i tuoi pensieri e anche trucchi creativi con chi ti segue e ciò che condividi mi fa capire ogni volta quanto il tuo lavoro sia originale e pieno di ispirazione!! ciao ciao e grazie per questi colori!! Helena

Giulia Boccafogli ha detto...

Martina grazie! Io trovo che comunicare con il colore sia basilare, anche se questo significa sottrarre. Poi un giorno magari affrontero' anche un altro tema sul colore, legato proprio al monile...perchè mi son fatta una serie di ragionamenti che mi son serviti molto.

Ely! ahahah! Io stimo tuo marito! Ecco pensa che il mio ragazzo teme la stessa cosa da me! ahaha! Ma il colore fa bene alla vita! E' terapeutico!

Marzia so bene quanto il colore sia importante anche per te. E' vero il colore è molto personale, per questo ho pensato che queste considerazioni lasciassero molto spazio alla singola interpretazione! :-) Un bacione!

Giulia grazie di cuore! Diciamo che ne ho combinate di tutti i colori! La collana Assenzio è un pezzo unico...che ora ha una sua proprietaria! :-) Anche a me è piaciuto farla. Grazie di cuore!

Daniela ha detto...

ciao Giulia...anch'io penso che il colore sia estremamente soggettivo però dico anche che ognuno di noi ha delle palette che gli calzano meglio in base all'incarmato,al colore degli occhi ecc. ecc. e se riesce a capire qual'è la nuance più congeniale sicuramente l'immagine generale risulterà più armonica.Forse per questo non amo gli accostamenti cromatici troppo arditi...un mio grande tabù (dovendo anche cucire per le persone non lo faccio mai...ma forse sbaglio non so..vorrei delle opinioni in merito!!) è quello di accostare colori caldi a colori freddi...questa è proprio una cosa che vedo spesso sulle riviste patinate di grandi stilisti ma non riesco a fare mia...per dire:io non metterei mai una gonna arancio con un golfino celeste...eppure non è proprio inusuale...che ne pensi tu???
un abbraccio!!!

Maria ha detto...

Post interessantissimo! E molto utile :) io ci metto sempre una vita a scegliere i colori da accostare... è sempre un calvario, ma un calvario piacevole :) mi piacciono molto anche le palettes che hai mostrato!
Grazie per questo post, lo salvo tra i preferti!

Giulia Boccafogli ha detto...

Ciao Dany! Come stai? Guarda io ormai non mi pongo piu' limiti. Pensa che invecchiando ho imparato ad amare anche colori che fino a qualche anno fa non consideravo proprio. L'arancio ad esempio è uno di questi! Ci sono abbinamenti che non amo moltissimo ma non mi metto paletti a priori. Il viola ad esempio lo adoro con il rosso e con il giallo...molto mie amiche quando si vedon proporre abbinamenti di questo tipo mi guardan male! ;-)
Mary felice che sia stato un po' utile!
Un abbraccio girls!

Scarabocchio Girl ha detto...

Post interessante, per nulla noioso. Credo che l'accostamento dei colori sia fondamentale nel trasmettere anche un'emozione o un messaggio di armonia...

Giulia Boccafogli ha detto...

Marta concordo a pieno con te. Il colore è una grande forma di comunicazione!

ilariatj ha detto...

Hai scritto delle cose belle e vere...io per quanto riguarda i colori vado a periodi...ho avuto il periodo dei marroni, del verde, l'anno scorso invece è stato quello dei colori sgargianti e tostossimi...hai aperto una discussione interessantissima per me...grazie!!Ilaria

Unknown ha detto...

Quanto tempo .. Giulia...
Ho letto questo post tutto d'un fiato.. è bellissimo leggerti..
Grazie... e complimenti per il testo, per i gioielli, per le foto e per la generosità :)