Le idee in tempi come questi, tempi scanditi da pause inesistenti, bombardamenti di informazioni, globalizzazione mediatica, hanno piu' che mai bisogno di essere coltivate e rispettate, prima di tutto da noi stessi.
Le prerogative sono novità e originalità; dopo sei mesi un'idea, un'immagine è già considerata vecchia, già vista, banale.
Ci stanno insegnando che il rinnovamento è il sale della vita, e su questo posso anche essere d'accordo, ma con quali conseguenze estreme? Il "consumo" delle idee, i tempi di fagocitazione dei prodotti, l'interesse per un settore...tutto è diventato parziale, temporaneo.
Se da un lato l'età media delle persone si è allungata, anche nel raggiungimento delle macro tappe (si fan figli sempre piu' in là con l'età...), dall'altro lato i piccoli gesti che scandiscono le nostre giornate si sono accorciati e i ritmi di assimilazione e reazione sono diventati fulminei.
Ci ho pensato molto in questi giorni.
Tutto cio' mi mette ansia.
Collana Eden, collezione Silk Shapes 2009/2010, modello Fantasy
Mi chiedo per quale motivo io debba pretendere dal mio cervello gli straordinari.
Credere di avere un inesauribile database di idee regala coraggio, è vero, ma dall'altro lato suona quantomeno presuntuoso.
L'ansia da prestazione è dietro l'angolo.
Collana Ape Maya, collezione Silk Shapes 2009/2010, modello Tulip
Ed è qui che arriva in aiuto la letteratura orientale.
Recentemente mi sono imbattuta in due libri.
Uno finito in 3 ore sul treno: "Tsugumi" di Banana Yoshimoto; l'altro, al momento in corso (ho dato la precedenza a questo solo perchè era sullo scaffale di libreria che mi osservava da anni), "I cento sensi segreti" di Amy Tan.
Una è una scrittrrice giapponese, l'altra cinese.
Sono incredibili.
Pagine intere a racconare moltissimo e pochissimo allo stesso tempo: fiumi di parole intensi e bellissimi per descrivere attimi, gesti, condizioni. Ma alla fine del capitolo o del libro i fatti narrati sono solo uno o due. La vita scorre lenta, contemplativa...gli attimi vengono soppesati, coccolati, semplicemente vissuti.
Collana Dafne, collezione Essenza 2009/2010, modello Cavetti
Un bello stacco direi rispetto al pianeta Kay Scarpetta, criminologa creata dalla fantasia di Patricia Cornwell; pianeta in cui in 400 pagine vengono narrati cataclisimi intensissimi condensati in un mese di vita (...intendiamoci, i gialli di Patricia Cornwell mi piacciono un sacco).
Orecchini Paprika, collezione Silk Shapes 2009/2010 in esclusiva presso Confezioni Paradiso, Bologna
E allora, dopo queste esperienze mistico-letterarie, mi son detta che era ora davvero di fare della Lentezza l'obiettivo primo di questo mio periodo un po' zen. Basta inseguire novità a tutti i costi, "chissenefrega" di seguire le tendenze... ..in questi tempi di frenesia creativa, di bombardamento "comunicattivo", io credo che vinca chi perdura. Credo che le idee, le immagini, le proprie suggestioni vadano coltivate, annaffiate, curate, fatte crescere coi tempi della maturità.
Minimal Chic 2009/2010, ciondolo Beauty Spot
Il mondo corre veloce, le "mode" contagiano gruppi di persone spersonalizzandoli in tempi record, ed è così anche per gli stili e la creatività. Decidere di frenare significa restare fuori? E se invece chi frena, chi si ferma a coltivare cio' che ha a disposizione, aspettando di crescere e cambiare quando realmente ne valga la pena, riuscisse in un qualche modo ad entrare negli occhi delle persone in modo piu' autentico? Essere se stessi non significa forse anche questo?
Collana OZ, collezione Silk Shapes 2009/2010, modello Fusion
Rinnovare, crescere, cambiare... ogni gesto migliorativo è determinato anche dalle piccole cose, da piccoli segni, da piccole inversioni di marcia, a volte, da piccoli dettagli..
...così anche quando si da forma alle proprie creazioni.
Questo significa coltivare il proprio universo.
Significa in primis rispettarlo, tenerlo lì, farlo crescere piano piano e opportunamente. Significa alimentarlo con pazienza, umiltà, occhi grandi capaci di assorbire solo cio' di cui veramente abbiamo bisogno.
Buona creatività e buon week end a tutti voi che con pazienza leggete questi miei post un po' contorti...
..a voi va un grazie.
Giulia
Le prerogative sono novità e originalità; dopo sei mesi un'idea, un'immagine è già considerata vecchia, già vista, banale.
Ci stanno insegnando che il rinnovamento è il sale della vita, e su questo posso anche essere d'accordo, ma con quali conseguenze estreme? Il "consumo" delle idee, i tempi di fagocitazione dei prodotti, l'interesse per un settore...tutto è diventato parziale, temporaneo.
Se da un lato l'età media delle persone si è allungata, anche nel raggiungimento delle macro tappe (si fan figli sempre piu' in là con l'età...), dall'altro lato i piccoli gesti che scandiscono le nostre giornate si sono accorciati e i ritmi di assimilazione e reazione sono diventati fulminei.
Ci ho pensato molto in questi giorni.
Tutto cio' mi mette ansia.
Collana Eden, collezione Silk Shapes 2009/2010, modello Fantasy
Mi chiedo per quale motivo io debba pretendere dal mio cervello gli straordinari.
Credere di avere un inesauribile database di idee regala coraggio, è vero, ma dall'altro lato suona quantomeno presuntuoso.
L'ansia da prestazione è dietro l'angolo.
Collana Ape Maya, collezione Silk Shapes 2009/2010, modello Tulip
Ed è qui che arriva in aiuto la letteratura orientale.
Recentemente mi sono imbattuta in due libri.
Uno finito in 3 ore sul treno: "Tsugumi" di Banana Yoshimoto; l'altro, al momento in corso (ho dato la precedenza a questo solo perchè era sullo scaffale di libreria che mi osservava da anni), "I cento sensi segreti" di Amy Tan.
Una è una scrittrrice giapponese, l'altra cinese.
Sono incredibili.
Pagine intere a racconare moltissimo e pochissimo allo stesso tempo: fiumi di parole intensi e bellissimi per descrivere attimi, gesti, condizioni. Ma alla fine del capitolo o del libro i fatti narrati sono solo uno o due. La vita scorre lenta, contemplativa...gli attimi vengono soppesati, coccolati, semplicemente vissuti.
Collana Dafne, collezione Essenza 2009/2010, modello Cavetti
Un bello stacco direi rispetto al pianeta Kay Scarpetta, criminologa creata dalla fantasia di Patricia Cornwell; pianeta in cui in 400 pagine vengono narrati cataclisimi intensissimi condensati in un mese di vita (...intendiamoci, i gialli di Patricia Cornwell mi piacciono un sacco).
Orecchini Paprika, collezione Silk Shapes 2009/2010 in esclusiva presso Confezioni Paradiso, Bologna
E allora, dopo queste esperienze mistico-letterarie, mi son detta che era ora davvero di fare della Lentezza l'obiettivo primo di questo mio periodo un po' zen. Basta inseguire novità a tutti i costi, "chissenefrega" di seguire le tendenze... ..in questi tempi di frenesia creativa, di bombardamento "comunicattivo", io credo che vinca chi perdura. Credo che le idee, le immagini, le proprie suggestioni vadano coltivate, annaffiate, curate, fatte crescere coi tempi della maturità.
Minimal Chic 2009/2010, ciondolo Beauty Spot
Il mondo corre veloce, le "mode" contagiano gruppi di persone spersonalizzandoli in tempi record, ed è così anche per gli stili e la creatività. Decidere di frenare significa restare fuori? E se invece chi frena, chi si ferma a coltivare cio' che ha a disposizione, aspettando di crescere e cambiare quando realmente ne valga la pena, riuscisse in un qualche modo ad entrare negli occhi delle persone in modo piu' autentico? Essere se stessi non significa forse anche questo?
Collana OZ, collezione Silk Shapes 2009/2010, modello Fusion
Rinnovare, crescere, cambiare... ogni gesto migliorativo è determinato anche dalle piccole cose, da piccoli segni, da piccole inversioni di marcia, a volte, da piccoli dettagli..
...così anche quando si da forma alle proprie creazioni.
Questo significa coltivare il proprio universo.
Significa in primis rispettarlo, tenerlo lì, farlo crescere piano piano e opportunamente. Significa alimentarlo con pazienza, umiltà, occhi grandi capaci di assorbire solo cio' di cui veramente abbiamo bisogno.
Buona creatività e buon week end a tutti voi che con pazienza leggete questi miei post un po' contorti...
..a voi va un grazie.
Giulia
22 commenti:
... è sempre una gioia... per gli occhi e per il cuore!
Giulia, sarà banale come commento ma concordo pienamente con quello che hai scritto, un'ode alla lentezza e alla riflessione non fa per niente male di questi tempi. Per quanto riguarda i Giulielli trovo che la collana Dafne sia un capolavoro! A presto - Anna
Come sempre, Giulia, mi trovo d'accordo con i tuoi pensieri... leggendo i tuoi post, mi perdo un pò e mi ritrovo a pensare moltissimo nelle tue parole.
Io sono dell'idea che ci sono troppe mode e soprattutto che cambiano troppo, troppo, troppo in fretta.
Mi ha colpito molto questa tua frase "Questo significa coltivare il proprio universo."
Brava, hai proprio trovato il modo giusto per esprimere un pensiero!
Buon weekend anche a te... e come sempre buona creatività (che non guasta mai, ANZI!!)
:P
Un bacione!!!!!!
Marzia
Oh santa polenta, me ne sto con la bocca cucita che se entro nel vortice del "sillogismo intrinseco, che racchide in se' il concetto di cui sopra ... " non ne vengo più a capo.
Opto perciò (non volermene, ma tengo la capa pesante) per il commento fru-fru e ti dico che la collana Eden e la Oz, sono le 2 che preferisco.
E ora torno a leggermi Braccio di Ferro ;-)
Elenita leggerita
Smuaccc
condivido quello che dici, anche se oggi andare controcorrente è difficile.
la collana eden è BELLISSIMA.
un saluto.
Graziella
Cara Giulia, come stai? Letto il tuo post non posso che essere d'accordo. Ed è x questo che quest'anno non ho creato nessuna collezione ma solo piccoli pezzi... Mi sono voluta prendere un po' di tempo x pensare e capire cosa farne della mia creatività. E così,per esempio, ho capito che creare per il puro piacere di CREARE, dà molta più soddisfazione che creare solamente per vendere le proprie creazioni... Non si possono seguire solamente, come dici tu, le regole e le logiche del mercato che fa cambiare moda e idee con una rapidità assurda... Hai ragione: bisogna prendersi un po' di tempo e mettere da parte la "frenesia creativa"!
A presto, Fernanda
..sono sincera..mi mancava qualche post contorto da leggere!..e vedere qualche novità..sono meraviglie che nessuna fretta può far perdere, e soprattutto scoprire che hai letto il libro di Banana yoshimoto che ho letto tanto tempo fa, forse ad un età che non me l'ha fatto apprezzare, magari potrei rileggerlo cercando di carpire ciò che hai trovato tu!..la fretta è brutta anche in questo, tanti libri da leggere e poco tempo per farlo!..beh, e intanto aspetterò prossime anticipazioni! ciao!
Condivido pienamente il tuo pensiero. Io sono un salmone (o forse una trota) che nuota contro corrente, che ama solo che mi piace e non quello che va di moda, che aborre la Cultura con la C maiuscola fatta di parololoni che alla fine rimangono incomprensibili quei libri che magari vincono premi letterali e ti lasciano con la domanda segreta che rimbalza in testa: "Ma saro' scema che non o capito nulla?..." Io sono così, pane al pane e vino al vino, senza orpelli nè finzioni. Detto questo (ultimamente esco fuori tema un po' troppo spesso), le tue collane soo bellissme, piene di colore e particolari allo stesso tempo. Buon week end di calma e lentezza
Ciao Giulia, è la prima volta che lascio una traccia qui sul tuo blog, che comunque seguo già da qualche mese. Oggi ho pensato che, malgrado la malefica fretta (!), non posso proprio fare a meno di fermarmi un attimo. Innanzitutto, per la Yoshimoto, a cui devo molto. Anch'io ho amato - e amo - moltissimo la "lentezza" che si assapora nei suoi libri. Ogni pagina è pervasa di piccole magie è anch'io, come te, sono convinta che quella magia venga proprio dall'estrema attenzione dedicata alle persone, ai sentimenti, a ogni singola parola, pensiero o attimo. Tutto semba infinitamente più autentico e importante. E in effetti è proprio così. Il problema è che noi, spesso, andiamo talmente di fretta che finiamo per perderci tutta la magia. Sempre più spesso, mi rendo conto di essere affannata, sempre di corsa. Anche quando sono seduta, o sdraiata, ho l'impressione di non potermi fermare, la testa continua a girare, girare, girare.. Ecco perché anch'io mi sono posta degli obiettivi simili ai tuoi. Voglio imparare a godermi appieno ogni istante, imparare l'arte della lentezza, imparare a coltivare le cose (e, soprattutto, le persone) belle che, fortunatamente, ho intorno.
Grazie infinite per questo spunto di riflessione.
A presto,
Maria
(dimenticavo: la collana Eden e gli orecchini Paprika sono stupenderrimi!)
Si si Si e ancora siii
Cara Giulia è da un pò che non passo di qui e ora che leggo questo tuo post non posso far altro che essere pienamente d'accordo con te. Mi piace il tuo modo di scrivere e come esprimi le tue idee che sono giustissime - adoro la tua frase "Il mondo corre veloce, le "mode" contagiano gruppi di persone spersonalizzandoli in tempi record" questo lo vedo ad ogni angolo. E anche il bisogno costante di trovare nuove idee come se fossimo su un treno in corsa.
La collana Eden è meravigliosa!
Francesca
Eccomi qui, dopo un autentco week end all'insegna della lentezza. Niente appuntamenti, solo casa e creatività. Ha dato i suoi frutti credo.
-Mara: che dire se non grazie? Suona ripetitivo, ma è l'unica cosa da dire in certi casi. Immaginalo condito da un sorrisone.
-Anna: mica è facile è? Poi per un carattere come il mio la tentazione di mettere l'acceleratore è davvero incombente. Pero' in qualche modo uno deve provarci! Vedremo!
-Marzia: il fatto è che paradossalmente, vivere velocemente, nonostante questa incredibile disposizione di mezzi comunicativi, alle volte fa sentire molto piu' soli, perchè difficilmente ci si ferma a godere in modo autentico delle cose importanti. Io faccio una gran fatica. Ma i buoni propositi servono anche a migliorare la qualità della vita no? Un bacione e buona domenica creativa a te!
-Elenita: mica credere che io sia sempre così "intrinseca" ;-) pero' scrivere serve a spiegare cosa mi frulla nel cervello, e dopo che l'ho fatto mi sembra di aver messo ordine...sarà che sono una casinista nata...ogni tanto razionalizzare fa bene alla mia salute! Io a Braccio di Ferro preferisco il caro vecchio Tira Molla...qui ce n'è una collezione completa! SE vuoi ti passo qualche almanacco! Adddovo i fumetti! UN besito para ti e uno para mi (un po' di sana autococcola non fa mai male)!
-Graziella: hai ragione. E' difficilissimo. Ma per quanto mi riguarda il difficile è determinato dal fatto che sono circondata da persone che mi ricordano come bisognerebbe portare avanti le proprie cose. Il metodo standard diciamo. Ogni tanto ci riesco a mettere il paraorecchie e far di testa mia...ogni tanto no. Basta esserne consapevoli... ;-) Un abbraccio.
...continua...
Sante parole!!! Quoto davvero ogni parola. Brava Giulia, generosa come sempre! E poi la Yoshimoto e la Tan.... Le adoro entrambe (con un ++ per Amy Tan!).... Kay Scarpetta invece mi ha stufata; humm sempre uguale, ho smesso di leggerla da un po'.
E si, abbasso le mode, evviva la creatività!!!
Un abbraccio stritoloso ed elveticissimo, Cathy
...
-Fernanda: quello che dici è sacrosanto. Io purtroppo da parte mia ho il costante bisogno di razionalizzare. Quindi dividere le creazioni in collezioni mi aiuta a mettere ordine nel mio caos creativo. E' come se in automatico facessi una catalogazione automatica. Poi pero' la creatività scorre libera...quello sì. Sul commercializzare le proprie creazioni il discorso è un po' piu' complesso. Il punto secondo me non è creare per vendere, assolutamente. Se cos ì fosse avrei dovuto buttarmi da tempo su pupazzetti e tortine (intendiamoci mi piacciono moltissimo, ma non fanno per me...non ne sono capace). Il problema è che quando inizia a diventare un lavoro dentro alle spese almeno ci devi rientrare e allora al fattore creatività si aggiunge il fattore "vendita". Cosa che odio, ma che fa parte del portare avanti il alvoro. Stressantissimo, ma basilare...già. :-)
-Helena: primo. Ci tengo a precisare che Tsugumi l'ho letto in tre ore non perchè io sia un fenomeno, ma perchè è un librino piccino, e tu lo testimonierai sicuramente. Guarda è stata una sorpresa. L'ho letto con piacere e alla fine mi ha lasciato una sottile malinconia e mi sono rimasti immagini e sapori anche a distanza di giorni... . Per ogni cosa c'è il tempo giusto. E per i libri è proprio così. Ci sono etaà in cui certe cose si fanno fatica a capire semplicemente perchè non fanno parte di noi...e certi pensieri invece entrano dentro di noi in altri momenti. La magia della scoperta!
Un bacione!
-Perlina ;-): è così che bisogna essere. alla fine i concetti piu' veri sono quelli piu' semplici, espressi nel modo piu' semplice. A noi poi renderli nostri e autentici.
BUona domenica lenta e creativa a te! Un bacione.
-Maria: grazie a te. Grazie di questa bellissima prima traccia che hai lasciato. Non sai quanto mi sono ritrovata in cio' che hai scritto. L'impossibilità di riposarsi veramente, di stare ferma sul letto ma di dover tenere la testa accesa e attiva per mettersi avanti con la vita. Il problema è quando si arriva al limite. Oltretutto la reazione è inversa. Si resta pietrificati senza la minima capacità di fare realmente. Volersi bene significa anche questo, Capire che, le pause, sono l'unico modo che abbiamo per riavvicinarci a noi stessi e, come hai giustamente detto anche tu, alle persone importati della nostra vita. Un abbraccio e grazie di cuore!
-Francesca: grazie mille a te! Tra l'altro ormai di idee, quelle vere...se ne tirano fuori ben poche per cui il cervello lavora il doppio...spesso senza risultati. Invece fermarsi ad osservare, a gustarsi cio' che esiste di bello, ci aiuta a mettere tutto cio' in quello che poi creiamo. Ora, non è per farti complimenti d'occasione, ma secondo me tutto cio' nel tuo mondo c'è. Il tuo blog, le tue immagini...tutto è dettaglio prezioso e delicato. Questo mi piace tanto. Ti abbraccio!
Una buona domenica a tutte. Mi rimetto al tavolo di lavoro in attesa di scofanarmi un ottimo pollo coi funghi! ;.P
La Fatonzola mia adovvatata!!! Stavo finendo il mio papiro e sbuchi tu! Guarda, da quando ho ripreso a regalarmi attimi da lettrice il mio mondo si è arricchito. Attendo con golosità il momento di buttarmi in poltrona a leggere. Amy Tan è ancora in corso. Avevo lì quel libro da tanto di quel tempo...
Kay Scarpetta...l'ho scoperta per la prima volta l'anno scorso, pensa te, ero in vacanza, avevo appena finito Firmino (il topo che si nutre di libri) e non avevo piu' libri. Così mi son detta...se devo leggere un libro in inglese che sia un giallo, così non è troppo impegnativo. E mi è piaciuta molto. Pero' sono letture passa tempo, di distrazione...e ogni tanto ne ho davvero bisogno! Ma se un libro non mi prende dopo le prime 50 pagine...ormai ho imparato a piantarlo lì.
Un abbraccione para ti cara!
Giulia
Cara Giulia, che bello leggere il tuo post, che bello quando qualcosa ci può toccare, emozionare, smuovere qualcosa nel cervello... Magari è un discorso che approfondiremo...
Alessia
Accccccccccipocchia...vedi...se mi ritrovo in quello che dici, a volte bisogna fermarsi ed analizzare per migliorare la propria vita e non perdersi le cose belle, trovando un sano e saggio equilibrio tra attimi di frenesia dovuti alla necessità di gestire piu' cose (e cercare di farlo al meglio) e calma, riflessione, dolce far niente. Per natura io non sono lenta e se voglio ci voglio andare devo respirare ed impormi una disciplina che non mi appartiene. E' una cosa che ultimamente faccio spesso, e devo dire che è molto utile e mi sta aiutando a concretizzare e canalizzare meglio le mie energie.
Che bello, un week-end puramente creativo! Grandeee! Poche altre cose nella mia vita competono con questo modo di passare il week-end! Io credo che chiudersi nel proprio mondo e coltivare la propria creatività e le proprie idee è comunque un modo per combattere contro l'omologazione, contro i must e gli standard comportamentali che ci vengono imposti ogni giorno, compresa la frenesia. Credere in questo, mi fa stare sempre un pochino meglio.
Giu', che bello leggere queste tue parole. Attraversare con le tue parole un pò quello che c'è dietro alle belle foto e alle belle creazioni. Quello che vediamo non avrebbe anima se non ci fosse tutto questo dietro, sappiscilo :-p
Io ti auguro di trovare il giusto equilibrio tra tutte le cose che ami fare, e di essere sempre così saggia da fermarti e pensare al tuo percorso, capire gli errori, e migliorare. E non invece andare avanti con gli occhi foderati seguendo qualche assurdo trend senza mai chiederti dove, cosa, perchè, come?
Sono sicura che la tua creatività gioverà anche di questo!
T'abbraccio e stramuao.
Sara.
Hai ragionissima! Io amo molto la Yoshimoto, "Kitchen" in primis che ti consiglio, la sua leggerezza ti fa "respirare bene", se capisci cosa intendo.
Ti consiglierei anche un'altra scrittrice particolare, diversa dalla Yoshimoto, ma che secondo me può colpirti piacevolmente: "Sabotaggio d'amore" della Nothomb. Credimi: ne vale la pena.
E poi - oggi sono in vena di consigli - prova a recuperare questi film: "Dolls" di Kitano e "Ferro 3" di Kim-ki-Duk. Sono film lenti, ma secondo me favolosi. Il primo non lo vedo da anni purtroppo, ma anche a livello estetico è notevole.
Vabbeh, ho dato i miei consigli non richiesti quotidiani! ;-)
Ah, ovviamente adooooro la collana Dafne.
eli
Ciao Giulia,
concordo pienamente in tutto quello che hai scritto.
Molte volte il correre non ci porta da nessuna parte, anzi, ci fa perdere il contatto con la realtà. Devo dar ragione anche a mio marito quando asserisce che bisogna coltivare le proprie passioni con calma, dosando la ricera, per poi godere del bello che per fortuna ancora esiste.
Le creazioni sono molte belle, non saprei quale scegliere, ti auguro un inizio setimana piacevole nella nuova filosofia.
Un bacio Cinzia
Accipicchia....
mi ci vuol tempo e calma e tanta serenità...torno da una giornata di lavoro durata ben 12 ore (TOSTE) e per ora quello che sento è dire:
sempre grazie a te!
Bacioni SIMO.
Ciao Giuliella...da quanto tempo! Il tempo della lentezza...il tempo ddi chi si ferma...anche a lungo, forse con un po' di tremore e trepidazione, ma si ferma!
Io questi tuoi post, che tu definisci contorti me li leggo sempre avidamente, ma di solito non li commento perchè ho bisogno di pensarci su, di farli risuonare e agire dentro di me e sebbene queste tue idee in questo caso sfondino con me un portone più spalancato che solo aperto, non commenterò nemmeno questo ma lascerò che gli spunti si inseguano nella mente e nel cuore come e quando ne avranno voglia...e di questo ti ringrazio! Per il resto...adovo forme e colori delle tue nuove creazioni!
Baci
Ale
Giuly, intanto un caro saluto, pieno di affetto ed energia:-)
Impossibile per me non condividere le tue parole: te le quoto tutte, dall'inizio alla fine! Abbiamo ormai tutti delle VELOCITA' INUMANE e soprattutto inutili nella maggior parte dei casi!!!
Oggi abbiamo fatto qualche minuto di ritardo a scuola (ecchessara'mai!) ma ho portato i miei ragazzi a vedere una pianta grassa che fiorisce solo una volta nella sua lumnghissima vita E POI MUORE: dimmi se queste cose non valgono bene un po' di minuti di ritardo...SONO IRRIPETIBILMENTE BELLE PER NON FERMARSI -- F E R M A R S I -- AD AMMIRARLE!
Le cose che ci hai fatto vedere gia' sono stupenderrime:-)
Un bacio e buon lavoro tesoro.
Sab
Hai ragione su tutta la linea.
Io non mi impongo di cambiare e di evolvere, cambierò quando sarò pronta, sia lo stile nelle mie ilustrazioni, che nei miei bijoux. Non me lo voglio imporre, una volta ci ho provato ma è andata male. Sforzare la proprio creatività fa solo male, a noi stessi anzitutto.
Quindi, brava Giulia, riflettiamo e prendiamocela con calma!!
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